ESERCIZI SULLO SPAZIO
“La coscienza ringiovanisce tutto. Se si apporta un barlume di coscienza al gesto meccanico si sentono nascere nuove impressioni” (G. Bachelard, Poetica dello spazio).
Osservare e abitare. Accendere una relazione sensibile con lo spazio circostante. Affinare la capacità del corpo di illuminare angoli, porzioni e prospettive e aprirsi all’ascolto dell’ influenza dello spazio sul movimento e sulla presenza. Intravedere nelle distanze, nelle misure e nelle dimensioni il potenziale poetico e narrativo dell’azione. Tendere l’orecchio al racconto degli spazi tra le cose.
Esercizi sullo spazio è il tentativo di approcciarsi alla lettura e alla trasformazione dello spazio in maniera esperienziale attraverso l’utilizzo di alcuni principi di lavoro legati alla scena. Presenza, ascolto suono e relazione con l'oggetto come unici strumenti per lasciare emergere l’invisibile intorno ai margini del visibile. Dalla concretezza emergono immagini come schizzi di un immaginario in divenire. Nell'arco di 3 anni la ricerca si è articolata in diversi formati ed esiti performativi tra cui un laboratorio di 4 incontri con un apertura finale del lavoro presso la Galleria Salvatore Lanteri a Milano e una performance ospitata nella Sala Fontana del Museo del Novecento di Milano nell'ambito del progetto E' il corpo che decide a cura di Marcello Maloberti per Furla Series #1.
​
The work moves from the G. Bachelard statement: “Consciousness makes everything new. If we put some consciousness in the mechanical gesture we can sense new impressions”(from The Poetics of space, 1957).
It consists in the development of some physical practices to create possible relations between body, space and poetic imagination.
Considering body as a moving sculpture molded by the ambient. Activating a slight dialogue between outside and inside. Moving on a performative border between concreteness and poetic potential of the action. Paying attention to the silent tales of the spaces between things. Presence, listening and relation as the only tools to let the invisible merge around the borders of visible.
The research has been going on for 3 years and it produced different performative outcomes such as a workshop with a final performmance at the Salvatore Lanteri art gallery in Milano and a performance hosted by the Museo del Novecento in Milano in the E’ il corpo che decide exhibition curated by Marcello Maloberti, Furla Series #1 2018.
Credits
concept e performance francesco michele laterza
foto di Regina Del Toro, Alessandro Calabrese, Salvatore Lanteri
​
VIDEO https://youtu.be/LTPUbrzGQGY
performance realizzata per Metodo Salgari, Fabbrica del Vapore, Milano 2015 e per E’ il corpo che decide_ Furla Series #1 presso il Museo del Novecento a cura di Marcello Maloberti.